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Andò, 'dal Papa un messaggio a chi fa politica per il cinema'
Il regista in Vaticano, 'appello di grande sensibilità'
"Da parte di Papa Leone XIV sul cinema mi sembra che ci siano stati dei passaggi nel suo discorso molto importanti. C'è intanto proprio il tono di uno spettatore appassionato, che lo considera nel suo ruolo essenziale, quindi di dialogo con gli aspetti spirituali, ma anche sociali". Lo dice all'ANSA Roberto Andò che era stamattina in Vaticano fra i i circa 160 rappresentanti del mondo del cinema italiano e internazionale, fra registi, attori e maestranze in udienza dal Papa . C'erano fra gli altri anche Spike Lee, Cate Blanchet, Viggo Mortensen, Marco Bellocchio, Monica Bellucci, Sergio Castellitto, Francesca Archibugi, Matteo Garrone, Ferzan Ozpetek, Stefania Sandrelli, Giuseppe Tornatore, Stéphane Brizé, Liliana Cavani, , Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, Gus Van Sant. Abel Ferrara, Maria Grazia Cucinotta, Luca Barbareschi. "L'altro passaggio importante (nel discorso del Pontefice, ndr) è il fatto che chi fa politica debba considerare il cinema un bene prezioso, un passaggio che va di pari passo con quello nel quale ha sottolineato che l'algoritmo non può piegarci - aggiunge il regista -. Mi sembra un messaggio molto importante in questo momento, di grande sensibilità". Leone XIV "ha parlato delle sale cinematografiche, del cinema come fatto collettivo, nominando tutti i settori che contribuiscono a farlo". Quei settori "che oggi, se non viene sbloccato l'aspetto che sta a cuore a tutta la filiera del cinema, cioè tutta la questione del tax credit, dei soldi che il governo ha tagliato, sono i più penalizzati, perché saranno quelli che soffriranno". Al cineasta, autore di film come Viva la libertà, Le confessioni, La stranezza, L'Abbaglio, è sembrato "un discorso fatto da una persona che valuta tutto questo: fa un grande omaggio alla settima arte ma è anche molto concreto nell'affrontare un argomento che in questo momento rischia di creare una battuta d'arresto nel cinema italiano". Rispetto al dialogo sui tagli fra filiera ed esecutivo "a quello che si sente c'è volontà da parte del governo di risolvere (sui fondi), però certamente anche queste parole del Papa aiutano, perché il suo è uno sguardo totalmente indipendente che entra nel valore del cinema, l'elemento che in fondo rischia di essere intaccato". Come ha vissuto questa mattinata insieme a tanti colleghi italiani e internazionali? "E' stato bello, c'erano autori francesi, come Brizé, c'era Cate Blanchett, c'era Emir Kusturica che non vedevo da molto tempo. Insomma sono belle occasioni quelle che ha creato la Chiesa prima con Papa Francesco e ora con Papa Leone di creare comunità con il cinema".
N.AbuHussein--SF-PST