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L'aria della preistoria ricostruita grazie ai denti di dinosauro
La composizione dello smalto rivela la CO2 atmosferica
L'aria che si respirava nella preistoria è stata ricostruita grazie all'analisi degli isotopi dell'ossigeno presenti nei denti di dinosauro, da cui è possibile dedurre la concentrazione di anidride carbonica atmosferica e i suoi picchi in corrispondenza di particolari eventi come le eruzioni vulcaniche. Lo dimostra uno studio tedesco guidato dall'Università Georg August di Gottinga e pubblicato sulla rivista dell'Accademia americana delle scienze Pnas. I ricercatori hanno esaminato una collezione di denti di dinosauro risalenti al Cretaceo e al Giurassico per misurare la presenza nello smalto dell'isotopo ossigeno-17, un raro elemento che riflette in maniera accurata i livelli di CO2 atmosferica. I risultati dimostrano che le concentrazioni di CO2 erano elevate durante il Mesozoico, in linea con quanto riportato da studi precedenti: nel tardo Giurassico, ad esempio, i livelli di CO2 erano di circa 1.200 parti per milione, mentre nel tardo Cretaceo erano pari a circa 750 parti per milione. A titolo di confronto, l'atmosfera terrestre attualmente contiene circa 430 parti per milione di CO2. Durante il Mesozoico, la CO2 atmosferica era probabilmente prodotta da livelli di attività vulcanica molto più elevati di quelli che osserviamo oggi. In particolare due denti, appartenuti a un T. rex e a un sauropode (Kaatedocus), sembrano suggerire un picco nell'attività vulcanica. "Le nostre scoperte aprono una nuova strada alla ricerca per ricostruire un legame diretto tra i vertebrati terrestri e l'atmosfera che respiravano", spiega il paleontologo e geochimico Thomas Tütken dell'Istituto di Geoscienze dell'Università Johannes Gutenberg di Magonza. "Anche dopo 150 milioni di anni, tracce isotopiche delle molecole di ossigeno dell'atmosfera mesozoica inalata dai dinosauri sono ancora conservate nello smalto dei denti fossili e possono dirci qualcosa sull'antica composizione dell'atmosfera". Il team prevede ora di applicare la stessa tecnica di indagine a denti fossili risalenti all'estinzione di massa del Permiano-Triassico, un evento avvenuto 252 milioni di anni fa in concomitanza con un periodo di intensa attività vulcanica.
N.Shalabi--SF-PST