Sawt Falasteen - A Santa Cecilia Daniel Harding con Debussy e Ravel

A Santa Cecilia Daniel Harding con Debussy e Ravel
A Santa Cecilia Daniel Harding con Debussy e Ravel

A Santa Cecilia Daniel Harding con Debussy e Ravel

Il 30 giugno capolavori impressionisti La Mer e Daphnis e Chloé

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Grande impressionismo musicale, il 30 giugno alle 20:30, nel secondo appuntamento dei concerti estivi dell' Accademia Nazionale di Santa Cecilia all' Auditorium Parco della Musica. Il direttore musicale Daniel Harding guiderà l'orchestra e il Coro in due capolavori: La Mer di Claude Debussy e Daphnis et Chloé di Maurice Ravel, in occasione del 150/o anniversario dalla nascita del compositore. La serata si apre con La Mer, 'tre schizzi sinfonici per orchestra' di Debussy. Soggetto dell'opera è il mare, la cui immagine immensa, volubile e misteriosa ha da sempre stimolato la fantasia di compositori e artisti. In Debussy, il mare diviene un luogo mitico e ideale, il cui ricordo detiene un posto d'onore nella vita del compositore. ''Forse non sapete - scrisse il musicista - che avrei dovuto intraprendere la bella carriera del marinaio e che solo per caso ho cambiato strada. Ciononostante, ho mantenuto una passione sincera per il mare". L'amore per il mare risaliva ai tempi dell'infanzia, quando Debussy trascorreva a Cannes per le vacanze estive. Evocando quei tempi felici, il musicista lascia affiorare memorie che a distanza di tanto tempo rivelano la profonda emozione che il mare ha sempre suscitato nell'animo del compositore. Nella seconda parte della serata, l'Orchestra e il Coro di Santa Cecilia eseguiranno Daphnis et Chloé di Ravel, nella sua versione sinfonica integrale. L'opera, commissionata al compositore dal coreografo Sergej Diaghilev per i Balletti russi, è legata al mondo dell'antica Grecia. Nei suoi scritti autobiografici, così Ravel ne ricordò la genesi: "Avevo intenzione di comporre un vasto affresco musicale, meno preoccupato dell'arcaismo che di rimanere fedele alla Grecia dei miei sogni, che s'imparenta abbastanza volentieri con quella immaginata e dipinta dagli artisti francesi della fine del Settecento. L'opera è costruita sinfonicamente secondo un piano tonale molto rigoroso per mezzo di un limitato numero di motivi, i cui sviluppi assicurano l'omogeneità sinfonica dell'opera".

C.Hamad--SF-PST