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L'Argentina accusa Cabello di guidare una 'macchina repressiva'
'Processo sistematico di arresti arbitrari e sparizioni forzate'
Il governo dell'Argentina ha emesso un comunicato in cui "condanna energicamente il processo sistematico di arresti arbitrari, sparizioni forzate e violazioni dei diritti umani perpetrati" dal governo del Venezuela. Nel comunicato, diramato in serata, il ministro dell'Interno, della Giustizia e della Pace di Caracas, Diosdado Cabello, viene definito come il leader di una "macchina repressiva che si basa sulla paura, il rapimento di innocenti, la scomparsa forzata e l'ostilità sistematica verso gli ambienti familiari dei perseguitati". Il tutto "esercitato dal potere dello Stato, con protezione istituzionale e complicità delle strutture di sicurezza, intelligence e giustizia", si legge nel comunicato, che precisa che tali "pratiche hanno colpito cittadini argentini e di altre nazionalità vittime di queste gravi violazioni". Di fronte a questo "modello di repressione che può essere qualificato come terrorismo di Stato, per il suo carattere sistematico, intimidatorio e arbitrario", la Casa Rosada ha annunciato che "approfondirà le denunce penali internazionali, non solo contro Cabello, ma anche contro tutte le persone responsabili, esigendo che la Corte penale internazionale si pronunci con urgenza riguardo a questi crimini contro l'umanità". Buenos Aires esorta infine "tutte le nazioni democratiche a unire gli sforzi per porre fine alla persecuzione e alla violenza esercitata dalle istituzioni" venezuelane.
F.AbuShamala--SF-PST