Sawt Falasteen - Confedilizia, edifici vuoti in aumento, pensare a co-housing

Confedilizia, edifici vuoti in aumento, pensare a co-housing
Confedilizia, edifici vuoti in aumento, pensare a co-housing

Confedilizia, edifici vuoti in aumento, pensare a co-housing

Con inverno demografico e +57% immobili liberi cambia mercato

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"Gli immobili vuoti, spesso inagibili, saranno sempre più presenti nel panorama sociale italiano, insieme alle famiglie unipersonali e all'incremento della domanda di abitazioni, che si concentrerà soltanto in alcune aree centrali, ovvero quelle in cui si concentrano studenti e opportunità lavorative". E' quanto emerge da uno studio di Confedilizia che mettendo in relazione la prospettiva di un "inverno demografico" e la crescita di immobili "collabenti" (degradati e inagibili), suggerisce la proposta del "co-housing" come soluzione innovativa sul modello dell'esperienza del nord Europa. Il quadro demografico è caratterizzato da un aumento del numero e della proporzione di anziani, con l'effetto di un "forte aumento dei nuclei composti da persone sole, sempre più spesso anziane, che, secondo l'Istat, sono il 36,2% di tutte le famiglie", evidenzia l'analisi. "Tutto ciò ha forti conseguenze sul mercato immobiliare", con la "perdita di valore nelle aree più periferiche": questo è "anche il sintomo di un'offerta superiore alla domanda, che produce l'aumento degli immobili collabenti", ovvero edifici abbandonati, non abitabili e incapaci di generare reddito, evidenzia l'analisi: in dieci anni sono passati da 441.497 a 692.022, con un incremento del 56,7%. Di fronte alle nuove esigenze abitative, co-housing e co-living possono rappresentare "risposte innovative", suggerisce l'analisi, spiegando che la condivisione degli spazi abitativi può attuarsi con diverse formule, come quella che riguarda solo gli anziani, oppure il co-housing intergenerazionale che coinvolge anziani e giovani che vivono in alloggi privati ma condividono una sala comune in cui mangiare, lavorare o passare tempo insieme. Una realtà che ha preso piede nel nord Europa, ma che in Italia conta poche realtà: la percentuale di italiani che vive o ha considerato di vivere in co-housing, indica lo studio, è pari al 4,8%.

T.Samara--SF-PST