
-
Artisti Propal, si ritiri l'invito alla Mostra a Gadot e Butler
-
Nuovo rimpasto nel governo Boluarte in Perù, il nono in tre anni
-
Notte della Taranta, 'piazza gremita al Concertone, +30%'
-
Vuelta: Impresa Vingegaard, cade, si rialza e vince la 2/a tappa
-
Tajani, no a truppe ma potremmo aiutare Kiev su sminamento
-
Mondiali ritmica: Raffaeli bronzo nella palla
-
++ Mondiali ritmica: Raffaeli oro al cerchio ++
-
Rossini Opera Festival, Biancani, 'oltre 15 mila spettatori'
-
Kiev, 'abbiamo riconquistato tre villaggi nel Donetsk'
-
Vance, dalla Russia importanti concessioni a Trump su Kiev
-
Zelensky, truppe straniere dopo guerra importanti per Kiev
-
Zelensky, non consultiamo gli Usa su raid a lungo raggio
-
Houthi, raid di Israele sulla capitale dello Yemen
-
Mosca, nuovo scambio di 146 prigionieri ciascuno con Kiev
-
I 50 anni Toronto Film Festival, arriva Portobello
-
I fuori concorso al Lido tra cronaca, commedia e horror
-
Mondiali volley:Velasco, da ragazze determinazione straordinaria
-
Calcio: Chivu, ha ragione Allegri Napoli favorito per titolo
-
MotoGp: Marc Marquez vince anche in Ungheria
-
Calcio: Roma; lesione per Bailey, out 4 settimane
-
Calcio: Chivu, l'Inter è un cantiere aperto ma siamo pronti
-
Calcio: Torino; Baroni, 'Inter forte, ma vogliamo misurarci'
-
Mondiali volley: 3-0 a Cuba, 31/a vittoria di fila Italdonne
-
Morto Loreto Cucchiarelli, ex ct della nazionale di rugby
-
Calcio: Milan; Boniface tornato Germania, Allegri in sede
-
Don't let the sun, film su alienazione e riscaldamento globale
-
Leone a Zelensky, prego Dio perchè tacciano le armi
-
Calcio: al Bologna il giovane attaccante inglese Rowe
-
Idf, in periferia Gaza City per preparare offensiva
-
Israele, famiglie ostaggi manifestano davanti case ministri
-
Pugilato: Chavez jr sarà rilasciato in attesa del processo
-
Trump, è ora di porre fine alla carneficina in Ucraina
-
Tennis: Sharapova in Hall of fame, pace con Serena Williams
-
Zelensky, abbiamo bisogno di una pace giusta
-
Mondiali ritmica:All around a squadre,Italia 15/a e oro Giappone
-
Inondazioni in Messico, due morti nel centro del Paese
-
Bandiere Kiev in villaggi etnia ucraina nella russa Kursk
-
Il governatore dell'Illinois, 'non c'è nessuna a emergenza'
-
Corea del Nord, 'testati due nuovi missili di difesa aerea'
-
Bernie Sanders e Greene, 'Usa mettano fine alla carestia a Gaza'
-
Wp, Pentagono pianifica dispiegamento militare a Chicago
-
Italiano "follia giocare con il mercato aperto"
-
Il Barcellona va sotto 2-0, poi ribalta il Levante
-
Allegri "il Milan non percepisce il pericolo"
-
Nicola, vincere a San Siro dà entusiasmo
-
Gasperini "partiti in modo giusto, vittoria ci dà spinta"
-
US Open: Alcaraz, "spero di incontrare Sinner in finale"
-
La Roma e Gasperini partono bene, 1-0 al Bologna
-
Per il Milan inizio choc, la Cremonese passa a San Siro
-
De Zerbi, spero di mettere a posto le cose con Rabiot

Don't let the sun, film su alienazione e riscaldamento globale
La regista Zünd: "Non una distopia, si vive già così nel mondo"
Un mondo in cui fa sempre più caldo, la sera si sfiorano i 50 gradi, i rapporti umani sono sempre più fragili e si ricorre persino a delle agenzie per noleggiare sconosciuti con cui fingere di avere un'amicizia, un matrimonio, un legame familiare. È questa la realtà in 'Don't Let the Sun' di Jacqueline Zünd, produzione italo-svizzera presentata al Festival di Locarno, dove ha portato a casa la migliore interpretazione dell'attore georgiano Levan Gelbakhiani nella categoria Cineasti del Presente. Non una distopia, ma una minaccia concreta. Tutto ciò che viene descritto, in fondo, "si vive già da qualche parte sulla Terra", come afferma Zünd. La storia è quella di Jonah (Gelbakhiani), un ragazzo di 28 anni che, nel corso del suo lavoro per un'agenzia che fornisce relazioni umane su richiesta, si ritrova a fare da padre a Nika (Maria Pia Pepe) - la cui madre (Agnese Claisse) ha scelto di averla da sola - e scopre una nuova parte di sé. "L'idea è nata mentre ero in Giappone per un altro progetto. Lì ho scoperto che esiste davvero un'azienda che consente di affittare qualsiasi 'contatto sociale' - racconta -. Così ho cominciato a pensare alle nostre relazioni umane, come cambiano, come sono influenzate dal mondo esterno". Per questo motivo Zünd - che ha scritto la sceneggiatura insieme a Arne Kohlweyer - ha scelto di trattare il tema dell'alienazione e della solitudine all'interno di un contesto più ampio e ugualmente urgente, ossia quello del riscaldamento globale. I personaggi vivono di notte perché il caldo mattutino è insopportabile. Nel film predomina l'architettura brutalista, "perché stavo cercando di rappresentare attraverso gli edifici la fragilità umana - aggiunge -. All'inizio volevamo girare a São Paulo, in Brasile, perché è una vera e propria città brutalista, ma era complicato in termini di co-produzione e pure dal punto di vista politico". Allora è stato scelto di fare soltanto riprese dall'alto in Brasile, dove sono state rimosse le persone dalle strade con gli effetti speciali. Per il resto, i set si trovavano a Milano e Genova, in particolare nel complesso abitativo di Monte Amiata e in quello delle cosiddette 'Lavatrici'.
L.AbuAli--SF-PST