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Aronofsky, 'ora una commedia, ho bisogno di leggerezza'
Dal 27 agosto 'Una scomoda circostanza' con Austin Butler
(di Lucia Magi) Darren Aronofsky aveva bisogno di leggerezza. Dopo l'intensità emotiva di 'The Whale', il regista newyorchese, classe 1969, torna al cinema con 'Una scomoda circostanza - Caught Stealing', crime caper ambientato nella Grande Mela di fine anni '90, al cinema dal 27 agosto distribuito da Eagle Pictures. In un'intervista con l'ANSA, il direttore, apprezzato per una serie di drammi cupi e toccanti come 'Requiem for a Dream' (2000), 'The Wrestler' (2008), 'Black Swan' (2010), ammette: "Avevo un bisogno disperato di fare qualcosa di divertente. Come uno spettatore: a volte hai solo voglia di goderti un film senza pensieri. Questo progetto me lo permetteva". Aveva letto diciotto anni fa il romanzo di Charlie Huston, da cui l'autore ha poi tratto la sceneggiatura. "Ricordavo che mi aveva stregato l'immediatezza delle strade di New York. La città emergeva così viva e piena di energia. Provai ad acquisirne subito i diritti, ma non erano disponibili. Tre anni fa mi hanno contattato dicendo che lo script era libero da ogni vincolo e ho pensato: 'perché non farlo? È il momento per tirare un po' il fiato'". "Immagino che questa crime story sia la sua versione di commedia", scherza con l'ANSA l'attrice Regina King, riferendosi al regista per ora autore di opere molto intense. "Certe situazioni di violenza e tensione portate all'estremo fanno ridere", le dà ragione Matt Smith. Entrambi fanno parte di un cast di stelle raffinato e non scontato, guidato da Austin Butler. Ex Elvis Presley per Baz Luhrmann, l'attore losangelino qui interpreta Hank Thompson, promessa mancata del baseball ai tempi della high school, che lavora come barista in un locale dei bassifondi della città, ama la sua splendida ragazza Yvonne (Zoë Kravitz) e cerca di tenersi lontano dai guai. Quando il vicino punk-rock Russ (Smith) gli chiede di badare il suo gatto durante un'assenza, Hank si trova coinvolto in un intrigo criminale: gangster di ogni tipo iniziano a dargli la caccia, senza che lui sappia il perché. La vena comica del film scorreva già nel romanzo, secondo Aronofsky: "Charlie è stato grande a trasporla nella sceneggiatura". Ma la resa non sarebbe stata convincente senza questo cast: "Abbiamo scelto persone che avessero davvero voglia di divertirsi e mettersi in gioco, sconvolgendo la propria immagine, come Matt (Smith) che si è lasciato fare la cresta o Liev (Schreiber) nei panni di un gangster". A proposito della selezione degli attori, la figlia del musicista Lenny Kravitz, attrice e regista lei stessa con 'Blink Twice' del 2024, racconta: "mi ha mandato la sceneggiatura con un messaggio al cellulare. Ho letto e risposto: 'Adoro il personaggio!'. Al che lui ha scritto: 'Vuoi farlo?'. Insomma, ho avuto la parte via sms!". Anche per Butler, perfetto in questo ruolo di bellissimo e dannato riluttante, si tratta di un ingaggio importante: "Sognavo di lavorare con Darren da quando avevo 12 anni, quando mi hanno fatto vedere 'Requiem for a dream' e - ovviamente - mi ha cambiato la vita". La trama si sviluppa tra inseguimenti, equivoci e incontri con figure della malavita nella New York del 1998. Le Torri Gemelle svettavano ancora, Rudy Giuliani faceva il sindaco e le back alley dell'East Village erano meno patinate e più vive.
I.Yassin--SF-PST
