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Otello apre la stagione del Lirico di Cagliari, attesa per Bolle
Nel cartellone 2025-26 sette opere e sei spettacoli di danza
Con un grande titolo verdiano, Otello, si alza il sipario, mercoledì 10 dicembre, sulla nuova stagione d'opera del Teatro Lirico di Cagliari 2025-2026. È la prima targata Andrea Cigni, neo sovrintendente e direttore artistico, e si presenta ricca di novità e con un nuovo brand "Sardinia Opera", per una comunicazione pop e colorata. L'inaugurazione è affidata non più a un'opera rara, ma a uno dei titoli più amati del repertorio. La stagione si chiude l'11 novembre 2026 sempre nel segno del compositore di Busseto, con l'amatissimo Rigoletto. Poi ancora, nell'ordine, Lucrezia Borgia (28 gennaio 2026), mai rappresentata a Cagliari, Norma (18 marzo), Così fan tutte (17 aprile), Turandot (24 giugno), Il cappello di paglia di Firenze (23 settembre). In primo piano dunque i capolavori di maestri italiani ed europei, Mozart, Verdi, Donizetti, Bellini, Puccini e poi Nino Rota. Un programma che attraversa tre secoli, in un viaggio dalla fine del' 700 al '900 inoltrato. Sette le opere, cinque turni di abbonamento, quattro nuove produzioni del Teatro cagliaritano. "Voci affermate e nuovi talenti si alternano sul palcoscenico, affiancati da Orchestra e Coro del Lirico, guidati da direttori di rilievo e registi capaci di dialogare con il pubblico di oggi", ha sottolineato il sovrintendente nel presentare al Carmen Melis, ridotto del Lirico, le due stagioni e l'attività musicale autunnale "Rotte sonore". Tra le novità, cambia il giorno della première, di mercoledì, e l'orario degli spettacoli serali, anticipati alle 20. La stagione concertistica, invece, sarà presentata a ottobre e partirà con la Nona di Beethoven, ha anticipato Cigni. Il Teatro Lirico di Cagliari, principale ente di produzione e diffusione musicale della Sardegna, ha poi deciso di accendere maggiormente i riflettori sulla danza classica e contemporanea, con una stagione ad hoc che si interseca a quella operistica. Si parte il 20 dicembre da un grande classico d'autore, Lo schiaccianoci di Čajkovskij, si chiude il 16 e 17 ottobre 2026 con - in un fuori abbonamento - l'étoile internazionale Roberto Bolle con Caravaggio, capolavoro firmato dal coreografo Mauro Bigonzetti. E ancora spazio ai nuovi linguaggi contemporanei con Il lago dei cigni (20 febbraio) di Angelin Preljocaj, Beethoven 7 (29 aprile) di Sasha Waltz, considerata l'erede di Pina Bausch, per la prima volta a Cagliari, Peer Gynt (23 maggio) di Edward Clug, e l'atteso Béjart Ballet Lausanne (9 ottobre). Andrea Cigni ha assunto l'incarico portando nuove idee che segnano il rinnovato corso del Lirico con la parola chiave della prossima stagione, "Oltre", e la frase "Il Teatro che (si) trasforma". "Un teatro - ha spiegato il sovrintendente - per la musica, il territorio, il futuro. Un hub culturale proiettato in un contesto europeo e internazionale".
D.AbuRida--SF-PST
