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Festival Valle d'Itria, tema del 2026 sarà Mediterraneo
Colasanti: 'culla del mito e crocevia di culture'
Il Festival della Valle d'Itria di Martina Franca (Taranto) guarda al futuro e annuncia i titoli della 52esima edizione, in programma nel 2026. Il tema sarà Mediterraneo, "inteso come culla del mito, crocevia di culture, mare che accoglie", anticipa la direttrice artistica Silvia Colasanti. "Questo tema costituirà uno spunto di riflessione sulla nostra storia e interrogativo profondo sul nostro presente". Tre le nuove produzioni previste: Carmen di Georges Bizet nella versione originale per l'Opéra-Comique, mai rappresentata in forma scenica in epoca moderna e inedita in Italia; il dittico La favola di Orfeo di Alfredo Casella (1932) e Pulcinella di Igor Stravinskij (1920); infine Il schiavo di sua moglie (1672) di Francesco Provenzale, a conferma della vocazione del Festival per rarità barocche e del Novecento. "Peace is not confused, not sentimental, not afraid. Peace is positive, passionate, committing…": in Owen Wingrave, Benjamin Britten ha scolpito nel canto queste parole, che risuoneranno dentro a lungo dopo questa edizione del Festival", ha detto Colasanti a conclusione della sua prima edizione da direttrice, dedicata al tema Guerre e pace. Il cartellone 2025 ha proposto Tancredi di Rossini con i due finali originali, la prima italiana di Owen Wingrave di Britten e L'Enfant et les sortilèges di Ravel, insieme a concerti sinfonici e sacri, appuntamenti cameristici, eventi nelle masserie e iniziative nel cuore della città barocca. Soddisfatto il presidente della Fondazione Paolo Grassi, Michele Punzi: "Con questa 51esima edizione volevamo proiettare il Festival nel futuro. Possiamo senza dubbio dire - afferma - che la sfida è stata brillantemente superata, come testimonia l'unanime consenso ricevuto da pubblico e critica". E conclude: "Siamo pronti per affrontare un nuovo anno di lavoro con passione ed entusiasmo, e la scelta di annunciare già ora i titoli della 52esima edizione è prova dell'ottimo stato di salute e delle capacità gestionali del Festival".
H.Nasr--SF-PST