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Suspicious Minds, giallo sentimentale in ascensore
Con Giuggioli, Campana, Colella, Reuten, su Paramount+ dal 5/7
(di Francesca Pierleoni) Rimanere bloccati con persone che non si conoscono in un ascensore: una situazione che ha ispirato decine di volte i registi, per scenari horror (soprattutto), ma anche fantasy, thriller, drammi, commedie più o meno romantiche, seduzioni esplicite e non. Uno spazio che Emiliano Corapi ora rilegge nel suo giallo sentimentale Suspicious Minds, con un quartetto di protagonisti, Matteo Giuggioli, Amanda Campana, Francesco Colella e Thekla Reuten che dopo la selezione nel 2023 in Alice nella Città (Panorama Italia) alla Festa del cinema di Roma debutta dal 5 luglio su Paramount+. Il film, prodotto da World Video Production e Adler Entertainment con Rai Cinema, in collaborazione con Bling Flamingo, segue la dissoluzione dell'apparente armonia di due coppie in vacanza a Roma, ospiti dello stesso albergo: i 20enni Daniele (Giuggioli) e Giulia (Campana) e i quarantenni Fabrizio (Colella) ed Emilie (Reuten), marito e moglie di casa in Olanda, che proprio nella capitale si erano conosciuti 20 anni prima. Le strade dei quattro si intrecciano quando, poco dopo l'arrivo in hotel, Fabrizio rimane bloccato in ascensore per un'ora e mezza con Giulia. Un episodio che fa emergere, pian piano, nei quattro, sospetti e gelosie. "È una storia in cui tutti espongono le proprie fragilità e non c'è niente di più confortante che mostrare personaggi in crisi in cui immedesimarsi" spiega Colella. Nel gioco di bugie e verità dai contorni sempre più sfumati, Daniele "è quello più manipolatore - dice Giuggioli, vincitore del David e del Nastro Grandi serie per 'Hanno ucciso l'Uomo Ragno. La leggendaria storia degli 883' -. D'altronde la costanza del voler bene si impara col tempo". Per Amanda Campana, che per il film ha vinto ad Alice nella città il premio Rb Casting, "nessuno dei personaggi è realmente in malafede o fa qualcosa di premeditato. Si trovano in determinate situazioni e cercano di uscirne nel modo meno doloroso possibile". Tutti e quattro raggiungono "un punto di rottura e in qualche modo si accendono in loro delle strategie di protezione - dice Colella - che passano per l''aggressività, l'accusa, il sospetto verso l'altra persona. Certo la maniera di reagire nelle due coppie è diversa. Loro sono giovani, noi una coppia più matura che si conosce più a fondo anche nelle parti oscure". Comunque anche Daniele e Giulia sono "almeno all'inizio una coppia abbastanza equilibrata - sostiene Campana -. Tra di loro non c'è tanto una questione di possesso ma di dinamiche interne che vengono scosse". Se c'è tra loro "un senso di possesso giovanile, viverlo è necessario per capire - aggiunge Giuggioli - quanto sia sbagliato". Per il regista non c'è nel film un messaggio pessimistico: "Quello che attraversano le due coppie ci dice che forse che l'amore non basta per rimanere insieme, le relazioni sono fragili anche quando sono basate su un sentimento forte. Il percorso per andare avanti è molto più complesso". Nel film le crisi di coppia, sono affrontate anche con un tocco di ironia, mentre la realtà ci presenta spesso un quadro molto più devastante nella cronaca: "Io sono per introdurre l'educazione affettiva e sessuale nelle scuole - dice Campana - Consentirebbe di avere molti più strumenti per capire determinate dinamiche". Secondo Colella invece sarebbe utile "se le scuole la smettessero di andare verso la deriva dello specialismo e ritornassero alla formazione dell'individuo. La vera educazione sentimentale arriva dalla letteratura, dalla poesia, dalla cultura in generale, dall'umanesimo".
L.Hussein--SF-PST
