-
Corridoio indo-europeo si allarga, all'Egitto un ruolo chiave
-
Last Swim, il film d'esordio di Sasha Nathwani su RaiPlay
-
'Lux', ultimo album di Rosalia piratato online prima del lancio
-
Mamdani, Casa Bianca non mi ha chiamato per congratularsi
-
Borsa: Milano chiude in rialzo (+0,41%)
-
Anci, 'pesanti criticità per Comuni, servizi a rischio'
-
ANSA/ Carbonia ieri e oggi nella visione di Giorgio Ferrero
-
Marco Mengoni interpreta Coming home per Amazon Music
-
Angelina Jolie a sorpresa a Kherson, visita malati in ospedale
-
Tennis: Atene, Darderi esce subito
-
Bombardieri, no rottamazione per chi non ha pagato le tasse
-
Nasce l'osservatorio Blue Economy di Intesa Sanpaolo-Bocconi
-
Borsa: l'Europa gira in rialzo con Wall Street, Milano +0,3%
-
Usa il latte la lingua artificiale che assaggia i cibi piccanti
-
L 'esercito delle ancelle' di Atwood a Washington contro Trump
-
Fast Forward Foundation, al via accordo sui pagamenti digitali
-
Europa League: Bologna-Brann, Italiano torna in panchina
-
Rockin'1000 annuncia primo concerto allo stadio di Torino
-
Da Fellini ai Taviani, il grande cinema italiano al Maxxi
-
Snam chiude i 9 mesi con un utile di oltre 1 miliardo di euro
-
E' addio tra Balmain e Direttore Creativo Olivier Rousteing
-
F1: Vasseur 'Ferrari in Brasile per ottimizzare lo slancio'
-
Geolier, un nuovo singolo dal titolo Fotografia
-
Borsa: l'Europa resta fiacca, a Wall Street i future tengono
-
Il 7 novembre esce 1963-1967 Mina
-
Mcc, utile consolidato 9 mesi sale a 67,5 milioni
-
Il pianista Andrea Vanzo in concerto a Casalecchio di Reno
-
Favino, 'racconto un non vincente come tutti noi'
-
Wta Finals: Paolini ed Errani eliminate nel doppio
-
Kylie Minogue annuncia Kylie Christmas (fully wrapped)
-
Misteriosi avvistamenti nel cielo collegati ai test nucleari
-
Genovese sul set del suo nuovo film, Il rumore delle cose nuove
-
Da Pappano a Lyniv con l'Orchestra Giovanile Italiana
-
Mons. Pagano, 'nessun documento d'archivio su Emanuela Orlandi'
-
A Helen Mirren il Golden Globe alla carriera
-
Venerus, non con poco coraggio, ma ancora 'Speriamo'
-
Negli Usa 36 giorni di shutdown, il più lungo della storia
-
George Lucas scappa dagli Usa, compra a Londra
-
Farnesina, nessuna notizia di altri 5 italiani in Nepal
-
Montecarlo Film Festival, i film in concorso
-
A Pitti Uomo oltre 700 marchi, guest designer è Hed Mayner
-
Bankitalia, boom turismo a Roma ma la spesa giornaliera cala
-
Media libici, arrestato Almasri, accusato di tortura
-
Unioncamere, 1,3 milioni di imprese femminili, Roma al top
-
Scoperto un modo pulito ed ecologico per riciclare il Teflon
-
John Adams a Santa Cecilia con la sua opera ''Nixon in China''
-
Deep Purple, nel 2026 due tappe in Italia, a Pisa e Este
-
Audiovisivo in allerta per tagli manovra, 'rischio fallimenti'
-
Zoppas (ICE): Italia è un Paese assolutamente attrattivo
-
Al Tomorrow Speaks 2025 focus sulla ripartenza sostenibile
Via Lattea rubò le stelle altra galassia, fusione in più volte
Fagocitò Gaia Enceladus, 'non avvenne in unico episodio'
Dieci miliardi di anni fa la Via Lattea ha divorato unan galassia vicina: ha attratto a sé le stelle della più piccola Gaia Enceladus, orbitante attorno a lei come satellite e lo studio coordinato dall'Università di Firenze e pubblicato su The Astrophysical Journal Letters dimostra ora che questo evento di fusione non è avvenuto in un unico episodio. Emerge infatti che Gaia-Enceladus ha attraversato più volte il disco della nostra galassia prima di dissolversi completamente. "Siamo riusciti a identificare stelle provenienti da Gaia-Enceladus depositate nella Via Lattea durante il suo primo passaggio e gli attraversamenti successivi" osserva Ása Skúladóttir, prima firmataria dell'articolo e docente di Astrofisica, cosmologia e scienza dello spazio di Unifi. "Si tratta di una scoperta importante per ricostruire l'evoluzione della nostra galassia. Non tutte le stelle che oggi vediamo nella Via Lattea - aggiunge - si sono formate al suo interno: alcune sono nate appunto in galassie che la Via Lattea ha inglobato nel tempo e che successivamente si sono dissolte al suo interno". Questa è stata la sorte di Gaia-Enceladus, lentamente prosciugata del suo patrimonio stellare. Le sue stelle oggi sono sparse in tutta la Via Lattea, ma possono essere identificate grazie alle loro impronte chimiche e cinematiche uniche rispetto a quelle delle loro 'vicine' nate in situ. "Abbiamo analizzato lo spettro elettromagnetico di alcune stelle provenienti da Gaia-Enceladus - rileva Skúladóttir - osservandone la composizione chimica, in particolare la presenza di alluminio, magnesio, bario e ferro, elementi attraverso cui possiamo definire la galassia e la zona di nascita della stella. Un'alta abbondanza di alluminio e magnesio indica che la stella si è formata in un'area vicina al centro della galassia. Un altro parametro che analizziamo è l'energia delle stelle, sia potenziale che cinetica. In questo caso vale il principio opposto: un più alto valore energetico è correlato a una stella più esterna del disco galattico". "Anche tra le stelle di Gaia-Enceladus si registrano differenze chimiche e cinematiche" afferma poi Alice Mori, dottoranda in fisica e astronomia a Firenze. "Questo significa che siamo di fronte a stelle che orbitavano in zone differenti e che quindi sono state inglobate dalla Via Lattea in incontri diversi".
Q.Jaber--SF-PST