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Supertassa sulle sigarette, 6 italiani su 10 sono favorevoli
Indagine di AstraRicerche commissionata da Fondazione Veronesi
Per più della metà degli italiani una tassazione più alta sul tabacco che porti il costo di un pacchetto sopra gli 11 euro, come già avviene in altri Paesi europei, aiuterebbe a ridurre il consumo di sigarette. A metterlo in luce sono i risultati dell'indagine pubblicati da Fondazione Umberto Veronesi, in vista della Giornata Mondiale senza Tabacco del 31 maggio. Nel nostro Paese, secondo il rapporto sul Tabagismo 2024 dell'Istituto Superiore di Sanità, il 24% degli adulti fuma, con una media di 12 sigarette al giorno. Una dipendenza sempre più diffusa nelle donne mentre l'età media del primo contatto con la nicotina è tra 13 e 14 anni. E, sebbene, la percentuale di fumatori sia diminuita a patire dal 2008, il calo negli ultimi anni ha rallentato. Di qui la necessità di dare nuovo slancio alle politiche contro il fumo, come l'introduzione di una maggior tassazione. Una scelta, che chiariscono i dati del Cergas dell'Università Bocconi, nei paesi europei in cui un pacchetto costa più caro, come Irlanda, Francia hanno visto un netto calo dei consumi. Per capire cosa ne pensano gli italiani, Fondazione Veronesi ha commissionato ad AstraRicerche un'indagine su un campione di oltre mille italiani. Il 60% degli intervistati è favorevole a un aumento deciso delle tasse, che punti almeno a raddoppiare il prezzo del pacchetto, portandolo a 11-12 euro o più in un breve lasso di tempo. Solo il 20% sarebbe sfavorevole. Inoltre, se il prezzo delle sigarette raddoppiasse, quasi un terzo delle persone dichiara che smetterebbe, mentre un altro terzo calerebbe i consumi. La maggioranza, inoltre, vorrebbe destinare le risorse fiscali così raccolte a prevenire malattie legate al fumo. La Fondazione, quindi, insieme all'Associazione italiana oncologia medica, lancia un appello alle istituzioni affinché l'Italia adotti misure fiscali più lungimiranti. "Il tabacco è responsabile di circa l'85% dei decessi per tumore del polmone, dei bronchi e della trachea. A fronte di questi danni, l'Italia è rimasta indietro nella politica di lotta al tabagismo nel panorama internazionale", dichiara Giulia Veronesi, direttore della Chirurgia Toracica dell'Ospedale San Raffaele di Milano e membro del Comitato di Lotta al Fumo di Fondazione Veronesi. "Alzare le tasse sul tabacco - conclude - significa prevenire malattie e decessi e liberare risorse utili per il Sistema Sanitario Nazionale".
A.Suleiman--SF-PST