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Nei boschi gestiti gli alberi crescono quasi del 43% in più
Ad Sorgenia, 'così una migliore gestione cambiamento climatico'
Gli interventi selvicolturali sostenibili rendono gli alberi più stabili e resistenti al cambiamento climatico. È quanto emerge dal primo anno di monitoraggio del progetto Rigenera Boschi di Sorgenia, realizzato insieme all'Università degli Studi di Milano e a Pefc Italia attraverso innovativi sensori (Tree Talker) installati in cinque aree forestali del Paese. Lo studio è attualmente in corso in cinque boschi, individuati insieme a Pefc Italia, collocati in sei regioni italiane: Parco Nord Milano (Lombardia), Bosco di Forlì-Bertinoro dell'Istituto Diocesano Sostentamento Clero di Forlì-Bertinoro (Emilia-Romagna), Unione dei Comuni montana Colline Metallifere (Toscana), Parco naturale regionale Bosco Incoronata (Puglia) e Parco Nazionale del Pollino che si estende tra Calabria e Basilicata. I dati indicano che in quattro siti su cinque gli alberi monitorati crescono di più nei boschi gestiti rispetto a quelli lasciati a libera evoluzione, con un picco del +43% nel Parco nazionale del Pollino. Ogni dispositivo, grande come uno smartphone e applicato al tronco, ha misurato ogni ora i parametri vitali e fisici di ogni singolo albero, consentendo l'analisi di quattro indicatori principali, ovvero accrescimento del diametro, flusso linfatico, attività fotosintetica della chioma e stabilità meccanica. Oltre alla crescita, la gestione calibrata aumenta la stabilità meccanica delle piante, riducendo l'oscillazione dei fusti in caso di caldo e siccità e rafforzando così la resilienza agli eventi climatici estremi. Unica eccezione il Bosco dell'Incoronata in Puglia, dove la presenza di eucalipti nella parte gestita sembra aver frenato le querce autoctone. "A un anno dall'avvio di Rigenera Boschi, i dati raccolti e analizzati ci restituiscono una prima fotografia dello stato di salute di alcune delle nostre foreste. Oggi disponiamo di risultati che saranno affinati nelle fasi successive per capire come gli ecosistemi reagiscono agli stress climatici così da fornire un contributo per affrontare meglio emergenze legate a cambiamento climatico e incendi", commenta Michele de Censi, amministratore delegato di Sorgenia.
I.Yassin--SF-PST