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I pregiudizi di genere pesano anche sui professori universitari
Influenzano le valutazioni che danno loro gli studenti
I pregiudizi di genere fanno sentire il loro peso anche sui professori universitari: influenzano profondamente, infatti, le valutazioni che assegnano loro gli studenti, con giudizi molto più positivi assegnati ai docenti uomini rispetto alle colleghe donne. Lo mostrano i risultati di due esperimenti condotti in Italia tra gli studenti di filosofia, pubblicati in uno studio sulla rivista Philosophical Psychology. La ricerca, guidata dall'Università di Bologna con la partecipazione dell'Università Roma Tre e dell'Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Roma, evidenzia che, a parità di contenuto, i professori maschi vengono percepiti come più chiari, competenti e autorevoli. I ricercatori guidati da Pia Campeggiani dell'Ateneo bolognese hanno condotto un primo esperimento chiedendo agli studenti di leggere e valutare degli estratti di lezioni: i testi erano identici, ma attribuiti in alcuni casi a professori e in altri a professoresse. I partecipanti maschi hanno fornito valutazioni migliori alle lezioni di docenti uomini in quanto a chiarezza, competenza e beneficio in termini di apprendimento, mentre le docenti donne hanno ottenuto punteggi più alti solo su dimensioni stereotipicamente femminili, come quelle associate alla cura. Le studentesse, invece, hanno valutato i testi allo stesso modo ma, rispondendo alla domanda se, alla luce del testo letto, avrebbero seguito un intero corso universitario, hanno manifestato una forte preferenza per i docenti uomini. Il secondo esperimento ha prodotto risultati ancora più marcati. L'ascolto dei testi in versione audio letti da voci femminili o maschili ha portato sia gli studenti che le studentesse a valutare i professori uomini in modo più favorevole. "Il nostro studio mostra che i pregiudizi di genere sono così radicati - dice Campeggiani -da influenzare le valutazioni anche quando si legge o si ascolta lo stesso identico testo".
R.AbuNasser--SF-PST