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Scoperto un nuovo potenziale pianeta nano nel Sistema solare
La sua presenza escluderebbe quella del misterioso Pianeta X
Scoperto un nuovo potenziale pianeta nano ai confini del Sistema solare: l'oggetto, che si trova oltre l'orbita di Nettuno, è stato provvisoriamente denominato 2017 OF201, ha un diametro stimato di 700 chilometri e gira attorno al Sole lungo un'orbita estrema che completa in 25.000 anni. Il suo ritrovamento è stato ufficializzato dal Minor Planet Center dell'Unione Astronomica Internazionale e potrebbe sconfessare la presenza di un ipotetico e gigantesco nono pianeta ancora da scoprire, il cosiddetto Pianeta X. Il nuovo corpo celeste, potenziale 'cugino' di Plutone, è stato individuato da un gruppo di astronomi di Princeton in 19 immagini astronomiche catturate nell'arco di sette anni dal Victor M. Blanco Telescope e dal Canada France Hawaii Telescope. "L'afelio dell'oggetto, cioè il punto dell'orbita più lontano dal Sole, è oltre 1600 volte più lontano di quello terrestre - spiega il ricercatore Sihao Cheng - mentre il suo perielio, cioè il punto più vicino al Sole, è 44,5 volte più lontano di quello terrestre, simile a quello di Plutone". Questa orbita estrema suggerisce una complessa storia di interazioni gravitazionali. "Deve aver avuto incontri ravvicinati con un pianeta gigante, che ne ha causato l'espulsione su un'orbita ampia", afferma la ricercatrice Eritas Yang. "Potrebbe esserci stato più di un passaggio nella sua migrazione. È possibile che questo oggetto sia stato prima espulso nella nube di Oort, la regione più distante del nostro Sistema solare che ospita numerose comete, e poi rimandato indietro". "Molti oggetti transnettuniani estremi hanno orbite che sembrano raggrupparsi in orientamenti specifici, ma 2017 OF201 fa eccezione", afferma Jiaxuan Li. Se il raggruppamento delle orbite di molti transnettuniani è stato più volte interpretato come prova indiretta dell'esistenza di un altro grande pianeta nel Sistema solare (il Pianeta X o il Pianeta Nove) che guida gravitazionalmente questi oggetti, l'anomalia di 2017 OF201 potrebbe mettere in discussione questa ipotesi. La scoperta del nuovo corpo celeste ha implicazioni significative per la comprensione del Sistema solare esterno, perché la sua presenza potrebbe indicare che l'area oltre la Fascia di Kuiper non è così vuota come si pensava. Secondo Cheng "potrebbe esserci un altro centinaio di altri oggetti con orbita e dimensioni simili, sono semplicemente troppo lontani per essere rilevabili ora. Anche se i progressi nei telescopi ci hanno permesso di esplorare parti remote dell'universo, c'è ancora molto da scoprire sul nostro Sistema solare".
X.AbuJaber--SF-PST