-
Morto a 75 anni il regista neozelandese Lee Tamahori
-
Finals: lunedì sera esordio Sinner, forse derby con Musetti
-
Tourè regala la prima vittoria al Pisa, Cremonese ko
-
Taekwondo: al via a Messina i campionati italiani senior
-
Wta Finals: la finale sarà Sabalenka-Rybakina
-
Basket: Eurolega; Anadolu Efes-EA7 Milano 93-97 (2ot)
-
Tennis: Atene; Musetti domani giocherò per il titolo e le Finals
-
E' morto James Watson,premio Nobel per la scoperta del Dna
-
Il petrolio chiude in rialzo a New York a 59,75 dollari
-
Tennis: Musetti batte Korda e vola in finale ad Atene
-
F1: in Brasile, Norris in pole per la Sprint
-
Alcaraz, 'gente pensa che dobbiamo odiarci ma non è vero'
-
Louvre annuncia misure d'emergenza per potenziare sicurezza
-
Grammy, candidati anche Spielberg e il Dalai Lama
-
Vertiginose acrobazie rendono i pettirossi preda dei pipistrelli
-
Finals: Alcaraz "darò massimo per finire 2025 da numero 1"
-
Sinner, 'penso sempre di essere numero 2 per motivarmi"
-
Amb.russa, Abdrazakov applaudito da vertici Italia a Scala
-
Finals: Sinner, "vorrei provare di nuovo emozioni scorso anno"
-
Fotogrammi di Moda Italiana in mostra a Riad
-
Wta Finals: Rybakina batte Pegula e va in finale
-
Fiorentina; Vanoli, Sfida rischiosa ma le sfide mi piacciono
-
Trump, 'incontro con Putin? C'è sempre una possibilità'
-
Fratture vertebrali svelano l'impeto passionale dei dinosauri
-
Kiev, 'cittadini di 36 Paesi africani combattono contro Ucraina'
-
In Fvg il set di Memorie di un marciatore di Alessandro Casale
-
Tennis: Sonego si ferma in semifinale a Metz, ko con Norrie
-
Grammy 2026, Lamar in testa con sette nomination
-
MotoGP: Portimao, Alex Marquez vola anche nelle prequalifiche
-
De Niro, quel film che Sergio Leone non voleva finisse mai
-
Lo spread tra Btp e Bund chiude calmo a 76,5 punti base
-
Grammy, con Golden il K-Pop si prende una rivincita
-
Alpine conferma Colapinto alla guida nel 2026
-
Djokovic in finale ad Atene
-
Branduardi racconta San Francesco, a Roma con 'Il Cantico'
-
Lula, con tante spese in armi verso apocalisse climatica
-
Jihad islamica, stasera consegneremo il corpo di un ostaggio
-
In Brasile a Norris le libere, poi Piastri
-
'Turchia prepara legge per rientro combattenti Pkk dall'Iraq'
-
A Elodie uno dei premi Anec per i talenti emergenti
-
Il MedFilm premia tre palestinesi testimoni da martoriata Gaza
-
Esplode un power bank, a Melbourne area dell'aeroporto evacuata
-
Onu, in Sudan si preparano scontri più intensi nel Kordofan
-
A Roma Erykah Badu per i 25 anni dell'album Mama's Gun
-
A Festival Popoli il 'rinascimento rock' della Firenze anni '80
-
Sissa, nuovo anno con internazionalizzazione e inclusione
-
'Michael', esce il primo trailer del biopic sul 're del pop'
-
Fila compra gli zaini Seven per 53,7 milioni di euro
-
Governance dello spazio, alla Luiss lo Sphere Space Policy Forum
-
Borsa: l'Europa debole dopo l'avvio di Wall street, Milano -0,5%
Un ormone aiuta i tumori frenando il sistema immunitario
Bersaglio per nuove terapie, primi test sui topi
L'ormone eritropoietina (Epo), noto da 40 anni come stimolante della produzione di globuli rossi e come sostanza dopante, gioca un ruolo inaspettato nel cancro: è infatti in grado di favorire la progressione della malattia frenando l'attacco da parte del sistema immunitario. Bloccando la sua azione nei topi, i ricercatori dell'Università di Stanford sono riusciti a eradicare il tumore del fegato, aprendo la strada a nuove terapie anche per altri tipi di tumore. Lo dimostrano i risultati dello studio pubblicato sulla rivista Science. Bloccando l'attività dell'Epo, i ricercatori sono riusciti a trasformare i tumori del fegato 'freddi', cioè immunoresistenti, in tumori 'caldi', ovvero brulicanti di cellule immunitarie che combattono il cancro. Il trattamento, combinato con un'immunoterapia che attiva ulteriormente le cellule immunitarie contro il cancro, ha portato alla completa regressione dei tumori al fegato nella maggior parte dei topi. Gli animali sottoposti al trattamento sono sopravvissuti per tutta la durata dell'esperimento, mentre gli animali di controllo non trattati hanno resistito solo poche settimane. "Questa è una svolta fondamentale nella nostra comprensione di come il sistema immunitario si attiva e si disattiva nel cancro", afferma il coordinatore dello studio, Edgar Engleman. "Non potrei essere più entusiasta di questa scoperta e spero che i trattamenti che agiscono sul meccanismo che abbiamo individuato passino rapidamente alla sperimentazione umana". Sebbene lo studio sia stato condotto sui topi, ci sono buone probabilità che l'Epo possa svolgere un ruolo simile in molti tipi di tumori umani. "Una ricerca di oltre un decennio fa ha dimostrato che la somministrazione di Epo a pazienti oncologici con anemia per stimolare la formazione di globuli rossi accelera la crescita del tumore", ricorda Engleman. Il nesso era così evidente che nel 2007 la Food and Drug Administration americana aveva richiesto un'etichetta specifica sul prodotto che ne sconsigliava l'uso nei pazienti oncologici. I ricercatori avevano anche osservato una chiara correlazione tra la prognosi dei pazienti e i livelli di Epo e del suo recettore nel tumore. "Quei vecchi studi mostravano chiaramente che maggiore era la presenza di Epo e del suo recettore nei tumori, peggiore era la condizione dei pazienti, ma la connessione tra Epo e immunità del cancro - conclude Engleman - non era mai stata individuata finora".
O.Farraj--SF-PST