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Infermieri Nursing Up, non firmare contratto scelta di coerenza
De Palma, 'abbiamo deciso di non tradire i lavoratori'
"Abbiamo scelto di non tradire i lavoratori rifiutando un contratto che, dietro la promessa di aumenti medi di 172 euro lordi, si sarebbe tradotto in incrementi reali di circa 60 euro netti e che, cosa ancora più grave, nemmeno lontanamente avrebbe aperto la carriera ad infermieri, ostetriche e professioni sanitarie. Questa, per noi, non è affatto valorizzazione, ma è una farsa". Lo afferma in una nota Antonio De Palma, presidente nazionale del sindacato Nursing Up, che ribadisce i motivi della decisione di non sottoscrivere il contratto della Sanità 2022-2024, evidenziandone "le gravi lacune e le conseguenze negative per i professionisti del settore". "Non accettiamo compromessi al ribasso e non temiamo di affermarlo. Chi, riferendosi a noi, tra quei sindacati pronti a mettere la firma sul contratto, parla di protagonismo, cercando di nascondere la grave portata delle proprie decisioni, si nasconde dietro affermazioni pretestuose, inconcludenti e dannose per i lavoratori. - continua De Palma - Se difendere i diritti dei professionisti significa essere protagonisti, allora ben venga. Noi preferiamo un'azione forte e coerente piuttosto che accettare, come fanno altri, un contratto che perpetua disuguaglianze e immobilismo economico e professionale". Il sindacato sottolinea i punti principali che lo hanno portato alla scelta di non firmare: gli infermieri, le ostetriche e i tecnici sanitari con titoli conseguiti prima della riforma, e quindi equipollenti per legge a chi possiede la laurea di primo livello, (parliamo della stragrande maggioranza dei dipendenti), dovrebbero essere esclusi dalla possibilità di avanzamenti di carriera verticale, e quindi condannati a rimanere bloccati agli stessi livelli per tutta la vita lavorativa. Inoltre, si legge nella nota, la pronta disponibilità, che impone sacrifici in termini di notti, festività e vita familiare, con il nuovo contratto continuerebbe ad essere remunerata con soli 1,80 euro lordi all'ora, una cifra irrisoria rispetto all'impegno richiesto.
N.AbuHussein--SF-PST