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Unicef stima 760 minori morti in Europa e Asia nel 2023 per Aids
20 bambini al giorno hanno contratto l'HIV, 3/4 ragazze
Solo nel 2023 si stima che 760 bambini nella regione dell'Europa e dell'Asia centrale siano morti per cause legate all'Aids, la maggior parte - l'84% - prima del loro 10° compleanno. In media nel 2023 ogni giorno 20 bambini e adolescenti hanno contratto l'Hiv, quasi tre quarti dei quali erano ragazze. Un quarto dei bambini di età compresa tra 0 e 14 anni nei Paesi dell'Europa e dell'Asia centrale non riceve antiretrovirali salvavita. Sono i dati forniti dall'Unicef in occasione della Giornata mondiale per la lotta contro l'Aids che ricorre il 1 dicembre. "Ci sono anche buoni risultati - sottolinea l'Unicef - il tasso di trasmissione dell'Hiv da madre a figlio, sempre in Europa e Asia Centrale, è diminuito di oltre cinque volte in 23 anni, passando dal 28,1% nel 2000 al 5,7% nel 2023. "Abbiamo fatto troppa strada nella lotta contro l'Hiv- Aids in Europa e in Asia centrale per permettere che l'autocompiacimento nella prevenzione e nel trattamento faccia deragliare i progressi e metta a rischio la vita dei bambini" commenta Regina De Dominicis, Direttrice dell'Ufficio regionale dell'Unicef per l'Europa e l'Asia centrale e Coordinatrice speciale per la risposta ai rifugiati e ai migranti in Europa. "Dobbiamo ora applicare lo stesso livello di impegno e coordinamento - sottolinea l'Unicef - per garantire che i bambini e le famiglie abbiano accesso a cure prive di stigma e che tutti i bambini e gli adolescenti possano beneficiare di servizi di prevenzione completi, compresi i test. Non siamo ancora al traguardo. L'epidemia di Aids non è finita. Qualsiasi rallentamento negli sforzi di cura e prevenzione rischia di vanificare gli immensi progressi compiuti negli ultimi decenni e di mettere in pericolo innumerevoli vite. Non dobbiamo permettere che ciò accada".
O.Mousa--SF-PST