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Il presidente senegalese commemora strage coloniale del 1944
Soldati francesi uccisero tiratori africani che chiedevano paghe
Il presidente senegalese Bassirou Diomaye Faye ha presieduto, alla presenza di rappresentanti di diversi Paesi africani, la cerimonia per commemorare il massacro da parte dell'esercito coloniale francese dei fucilieri africani a Thiaroye in Senegal 81 anni fa. Il mattino del primo dicembre 1944, infatti, nel campo militare di Thiaroye - situata non lontano dalla capitale Dakar - truppe coloniali spararono per ordine di ufficiali dell'esercito francese su fucilieri rimpatriati dopo aver combattuto per l'esercito francese in Europa durante la Seconda guerra mondiale. Questi tiratori, originari di diversi Paesi dell'Africa occidentale (in particolare del Sudan francese diventato l'attuale Mali, del Senegal, della Costa d'Avorio, della Guinea, dell'Alta Volta, cioè dell'odierno Burkina Faso) chiedevano il pagamento degli arretrati prima di tornare a casa. Il trauma legato al loro massacro è ancora vivo in Senegal e negli altri Paesi interessati. "La lotta per Thiaroye è una lotta per l'anima del Senegal e dell'Africa, affinché mai più un popolo sia negato nella sua storia, nella sua dignità e persino nel suo diritto di esistere liberamente", ha dichiarato il presidente senegalese durante la cerimonia alla presenza del presidente gambiano Adama Barrow e di rappresentanti dell'arcipelago delle Comore, della Costa d'Avorio, della Mauritania, del Togo, del Camerun e del Ciad. "La lotta per la giustizia non svanirà mai dalla nostra memoria collettiva. Il sangue versato è stato quello dell'Africa", ha ribadito.
C.Hamad--SF-PST